Violenza sugli anziani: notizie che ormai, purtroppo, sono all’ordine del giorno.
E quando sentiamo di violenze sugli Anziani, sia nelle Strutture, sia al domicilio, ci indignano ed esprimiamo tutta la nostra collera contro le bestie malate che sfogano le proprie frustrazioni su persone deboli ed innocenti.
Nell’era digitale e dei social, postiamo foto e video presi qua e là sul web, corredandoli di emoticon e commenti che esprimono la nostra rabbia, sgomento, frustrazione, tristezza. E fin qui ci siamo. Tutto corretto, anzi, dovuto.
Io invece non riesco a fermarmi qui perchè la violenza sugli anziani è qualcosa per la quale non possiamo solo indignarci. Dobbiamo riflettere e imparare che gli abusi non sono solo gli schiaffi, le parolacce, gli insulti. Lo sono anche le omissioni, il non esserci, il non fare o fare male, l’ignorare, il puntare il dito senza intevenire.
E poi io mi chiedo perché ogni volta in cui sentiamo dell’ennesimo caso di abusi sugli anziani, si legga sempre la stessa cosa: le indagini andavano avanti da mesi! Da mesi? Abbiamo dovuto filmare e documentare mesi di maltrattamenti e vessazioni prima di potere intervenire?
E nel frattempo questi poveri Anziani, ma anche Bambini se parliamo di scuole per l’infanzia, hanno fatto da cavia perché le forze dell’ordine avessero le prove per potere incastrare le bestie?
Mi dispiace ma mi sfugge qualcosa.
Dovrebbe bastare uno schiaffo, una minaccia, un sopruso verificato una sola volta per mandare in galera delinquenti che si macchiano di questo agire ignobile.
Ed ora, per favore, qualcuno mi spiega quanti schiaffi servono per fermare queste vergogne?