Solitudine degli anziani: questo problema si ripropone costantemente in tutta la sua cruda realtà.

Il fenomeno della solitudine degli anziani e del loro “abbandono”, si fa sentire soprattutto nel periodo estivo o durante le festività.

Quella che vi propongo  è una notizia di due anni fa ma sempre attuale e, purtroppo, reale: alcuni cittadini chiamano la Polizia perchè sentono le urla degli Anziani vicini di casa. I Poliziotti arrivano e trovano due novantenni piangenti. Lui ha 94 anni, Lei 89 e si amano da oltre 70 anni. Sono insieme, ma urlano e piangono per il loro senso di solitudine ed abbandono da parte di tutti.

Ecco allora che i due Agenti si spogliano quasi della loro divisa e diventano solo Uomini  compassionevoli e con un gran cuore. Decidono quindi di “perdere un po’ di tempo” per cucinare ai due “giovanotti” un piatto di pasta e tenere loro un po’ di compagnia.

Ed ecco come il cucinare un piatto di pasta, si trasforma quasi in un atto eroico!

Ora, è pur  vero che in quasi tutte le città sono attivi servizi che, in modo gratuito, intervengono in modo più o meno incisivo per arginare la solitudine degli Anziani.

Si tratta per lo più di servizi erogati dai Comuni o da Associazioni che, attraverso l’impiego di volontari, fanno quel che possono per dare una risposta concreta a chi ha problemi di solitudine e bisogni di tipo relazionale.

Esistono anche servizi telefonici, a volte con numero verde, che accolgono richieste di vario tipo, compresa quella di “fare due chiacchiere con qualcuno”.

Ma tutto questo non basta. Se i vicini di due novantenni chiamano la Polizia, perchè allarmati dai lamenti che provengono dalla loro abitazione, è evidente che qualcosa, nella catena della solidarietà, non ha funzionato o è stato insufficiente.

Riflettendo su questa notizia però, io che sono una gran rompiscatole mi chiedo: cosa avrei fatto io, se fossi stata uno di quei vicini?

Avrei chiamato la polizia o avrei bussato alla porta chiedendo se era successo qualcosa e se avevano bisogno di aiuto?

In fin dei conti, due novantenni… non saranno poi così pericolosi, giusto?

Riflettiamo gente, riflettiamo 

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